- ITCG "Umberto I" Ascoli Piceno -




EFFETTO: ERYTHROXILON COCA

Si è sviluppata prima che l'essere umano sia apparso sulla terra; circa 6000 anni prima di Cristo. L'uomo ha cominciato a masticarla intorno al 2500 a.C. o anche prima. Utilizzata come medicinale e anestetico, si accaparrò ben presto un potere superiore, venne considerata un dono degli dei, a volte un dio stesso. Conosciuta presso gli Incas, all'arrivo degli Spagnoli, fu usata come sostituto della moneta. Fu assunta da personalità di spicco, ricordiamo: Emile Zola, Alessandro Dumas, Giulio Verne, Thomas Alva Edison, papa Leone XIII°, Ulysses Grant (presidente degli U.S.A.). Anche Freud non si sottrasse al piacere di sentirne gli effetti allucinogeni, ma al fine di studiarne i possibili impieghi. Entrò poi nella composizione di alcune bevande come la coca-cola. Oggi la coca, più propriamente la cocaina - il principio attivo contenuto nelle sue foglie - è una delle tante droghe illegali assunte dai giovani. Principalmente cresce in Perù e Bolivia e le qualità migliori si ricavano proprio dalle piantagioni peruviane. La produzione totale ammonta a 223.583 tonnellate (dati del 1991). L'assunzione di questa sostanza ha portato ad un serio problema di ordine sociale e morale. Ad esempio io mi chiedo se sia giusto provare compassione per chi è entrato in questo maledetto tunnel o se sia ancora più giusto abbandonare i drogati a sé stessi, considerandoli prodotto di scarto di una società che, imperterrita, va avanti senza curarsi del male che lascia al suo passaggio? Aiutare un ragazzo drogato a disintossicarsi, vuol dire, senza dubbio, manifestargli inequivocabilmente il nostro più totale dissenso in merito alla situazione che si è creato: al contrario, restare impassibili significa accettarla tacitamente e quindi, esserne un po i complici. Non credo sia corretto assumere un atteggiamento di indifferenza di fronte a questi fatti, perché per ogni drogato riverso nel sudiciume di un vicolo di una grande città, là fuori, nelle vie illuminate dal consumismo più sfrenato, c'è un torrente in piena che passa e va... lascia che altri si fermino, che altri diano una mano. Ma non sa, questa volta, che nessuno si fermerà, nessuno aiuterà, in questo mondo frettoloso, troppo piccolo per chi vi si è inserito, tanto grande e smisurato per chi ne resta tragicamente fuori.

DANIELE RICCIOTTI, V° E Geom.

SONO LA DROGA



"Salve, sono la droga! Il mio nome vi fa rabbrividire, non è vero? Sono l'amica fedele dell'alcol e come lui vi detesto al massimo, soprattutto i giovani. Vi odio per essere belli, intelligenti e in buona salute. Fortunatamente molti di voi già sono miei schiavi e ora sono meno lucidi. Per quelli che non lo sanno il mio lavoro è l'intorpidimento del cervello. Mi piacciono gli stupidi, i nevrotici, gli amorfi ... insomma ... non mi piace la bellezza. La natura che il vostro Dio ha creato la trovo orribile; ecco perché ho inviato, le persone che mi prendono, in paesi d'orrore e desolazione da cui molto spesso non tornano più. Mi piace quando le persone si uccidono tra di loro per avermi ... mi piacciono i grandi trafficanti, la gente senza morale, la sporcizia, la disperazione, la morte. Sono mondialmente conosciuta. Attraverso i continenti alla velocità del fulmine e le frontiere non mi resistono. Sono dappertutto allo stesso tempo, me ne frego delle leggi e dei principi, lascio al mio passaggio la distruzione e la follia. Grazie di vendermi, di prendermi, di nascondermi! Il vostro aiuto mi è infinitamente prezioso per annientare ciò che resta dell'amore sulla terra. Se vi piacciono i film d'orrore, se volete conoscere l'angoscia e la paura e se siete come me nemici giurati dell'allegria, allora consumatemi senza riserve! Non avrete nessuna difficoltà a trovarmi, perché sono dappertutto, dalle tasche del piccolo spacciatore, al bar e alle birrerie, insomma dovunque i miei servizi siano richiesti. Potete perfino diventare uno di quelli che mi vendono. Sono sempre alla ricerca di sangue nuovo, come un vampiro! Ho solo un amico al mondo; l'alcol; insieme facciamo una bella coppia, viviamo in grande sintonia! Il numero delle nostre vittime cresce senza sosta. Cosa chiedere di più? Giovani e meno giovani, volete affidarmi i vostri cervelli? Vi prometto che li sconvolgerò e, approfittando dell'occasione, spegnerò la vita nel vostro cuore, in pochissimo tempo. Devo proprio lasciarvi, ho troppo lavoro da fare, troppa gente mi aspetta con impazienza!"

Cerini Sara 3°Bp.




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