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SOMMARIO


EDITORIALE

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E cosi', eccoci finalmente a questo faticatissimo numero del FOGLIACCIO. E, speriamo, anche l'ultimo in questa veste, dato che dal prossimo, dovremmo avere superato tutte le beghe legali e giuduziarie per poter uscire come serie regolare. Al momento in cui scriviamo, pero', niente e'; deciso, cosi'; preferiamo non volare troppo alto con la fantasia, e tornare alla dura realta', quella priva i sgargianti supereroi in costume, di tecnologie fantascientifiche o di indagatori dell' incubo che possano rimettere le cose a posto. Infatti, non c'era nessuno quella sera in Toscana, quando Giampiero Bonvicini, meglio conosciuto come Bonvi, l'autore delle STURMTRUPPEN, e' stato investito da un'automobile in corsa, perdendo la vita poco dopo. O quando la malattia ha spento Hugo Pratt, noto in tutto il mondo per il suo Corto Maltese. E noi non possiamo che ricordare con rammarico le risate e i pianti che le loro opere hanno provocato, e magari arrabbiarci un po' nel vedere i media che si avvicinano al variopinto mondo a strisce solo in questi frangenti. Un sincero saluto ai due autori, e un consiglio: andate a leggere "La ballata del mare salato" di Pratt, o il Nick Carter di Bonvi, e pensate a loro come se fossero ancora vivi, li' fra quelle pagine.

Questo numero e' dedicato a loro.
LA REDAZIONE


L' ANGOLO DEL PORCELLONE

DNA2 Tomoko saeki by Masakazu Katsuma


In principio era il videogioco...

MORTAL KOMBAT
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Molti videogiochi, al giorno d'oggi, fanno intascare ai loro proprietari molti bei soldoni, e pare proprio che il genere piu di successo sia il beat'em up, cioe' la simulazione di un combattimento fra due personaggi scelti dai giocatori in base alle caratteristiche e alle mosse segrete diverse per ognuno di loro. Il primo di questi fu Street Fighter (vedi articolo), e da allora sono stati fatti notevoli passi avanti e le innovazioni al genere si sono susseguite negli anni.

immagine tratta dal videogioco Mortal Kombat
Scorpion win!!!

Ormai, pero', si possono distinguere due "correnti" principali: quella con grafica a "cartoni animati" che ha come capostipite il gia' citato SF e annovera tra i suoi ranghi giochi come Samurai Showdown o Fatal Fury; e quella con grafica a "film", il cui esponente principale e' Mortal Kombat. C'e' da precisare che nella saga dei MK sono cambiate diverse cose, a differenza di SF: ad esempio, nel primo MK i personaggi erano attori dal vero (tranne Goro, un bestione con 4 braccia che per ovvi motivi, fu rappresentato con un pupazzo di plastica!), la cui immagine veniva poi digitalizzata, mentre nelle successive edizioni si e' tornati al classico approccio "tutto-computer".Per quanto riguarda le mosse speciali, si e' passati dalle 3 o 4 piu una Fatality (una mossa che se fatta non appena sconfitto l'avversario da via a scenette truculente come l'asporto della spina dorsale o del cuore a seconda di chi si usa) per personaggio nel primo, alle 5 o 6 piu 4 Fatality ciascuno, nel terzo.

immagine tratta dal videogioco Mortal Kombat
vieni qui che ti apro in due come una mela!

La cosa che pero' caratterizza particolarmente questo gioco, e che lo rende interessante, e' l'esistenza di una storia unica per ogni combattente, che lo lega piu o meno ad un altro personaggio. Cosi', ad esempio, Sonya Blade e Jax fanno parte della stessa forza di polizia che cerca di arrestare il temibile criminale Kano, o Scorpion che torna dal regno della morte per vendicarsi del guerriero che l'ha ucciso, il ninja Sub Zero.Tutti partecipano al Mortal Kombat, il torneo organizzato dalle forze del bene,nella persona del dio Rayden,e del male in quella di Shang Tsung, per stabilire quale fra le due abbia diritto al dominio assoluto del mondo. Il male e' vicino alla meta, grazie al suo campione Goro. Questa, in sintesi, e' la trama del videogioco, che vi assicurera' ore di sicuro divertimento. Parola di un esperto.

STREET FIGHTER
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E chi non lo conosce?! Si dice addirittura con la prima versione di STREET FIGHTER nel lontano '86. Era un gioco totalmente innovativo: si trattava infatti del primo vero "picchiaduro" della storia dei videogiochi. Certo, non era ricco di opzioni e personaggi, i movimenti non erano fluidi, anche la grafica non era eccezionale, ma la giocabilita' era ai massimi livelli. Ogni volta che entravo in sala giochi, dovevo fare la fila per giocarci e puntualmente svuotavo il mio portafogli per riuscire a sconfiggere "Eagle": la mia bestia nera! Un paio d'anni dopo inizio' a girare la voce che la Capcom, visto il successo, voleva riprovarci: e cosi' nacque il beat'em up per eccellenza, Street Fighter 2. Era possibile scegliere tra ben 8 personaggi a differenza del personaggio unico del primo (Ryu), i fondali erano diventati animati e l'animazione piu fluida.

immagine tratta dal videogioco Street Fighter 2
Ryu prepara un ha-do-ken

Questo divenne lo standard anche per le versioni seguenti come la "Champion edition", nella quale era possibile selezionare anche i 4 "cattivoni" finali (cioe' Balrog, Vega, Sagat e Bison); la "Super", nella quale oltre ai precedenti (Ryu, Ken, Chun LI, E. Honda, Guile, Dalshim, Blanka, Zangief) 4 nuovi personaggi (Cammy, Fei Long, T. Hawk, Dee Jay); e la "Turbo", nella quale l'unica differenza e' l'aggiunta di nuove mosse speciali.

immagine tratta dal videogioco Street Fighter 2
le combattenti Chun Lee e Chammy

In tutte queste versioni la cosa che comunque non cambia e' la storia di fondo: M. Bison, il generale megacattivone, vuole conquistare la terra con l'aiuto degli altri 3 brutti ceffi: solo voi vi siete ribellati e farete di tutto per sconfiggerlo!

all by OSTAKOLATENNIKO


...e poi venne il film...


La Bella


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Ultimamente, la tendenza a trasformare film famosi in altrettanti videogiochi si e' invertita. Questo quando sono nati veri fenomeni di costume come Mortal Kombat o Street Fighters, che sono riusciti ad appassionare anche chi normalmente era immune alla mania delle sale giochi, come il sottoscritto. Cosi', a qualche mese di distanza l'uno dall' altro, ecco uscire i film dei suddetti beat'em up, ed e' dell' ultimo di questi che mi occupero'. Innanzitutto una premessa: il film mi e' piaciuto molto. Questo perche', all' ingresso del cinema, tutto quello che volevo erano azione, effetti speciali e divertimento, ed e' stato proprio cio' che ho ricevuto, in misura maggiore di quanto mi aspettassi.

immagine tratta dal film Mortal Kombat
Scorpion!!!

La trama e' semplice: ogni generazione si tiene un torneo, il Mortal Kombat, tra le forze di due mondi, le Terra e Outworld: se quest' ultimo dovesse vincerne dieci di fila, avrebbe il permesso di invadere il nostro pacifico pianeta, con conseguenze disastrose. Siamo alla nona volta che il principe Goro, generale delle forze di Outworld, riesce a vincere. La terra e' in pericolo, finche' Raiden (un Christopher Lambert dalla folta chioma bionda), dio del tuono, non sceglie i suoi campioni: l'attore Johnny Cage, la poliziotta Sonia Blade e il giovane adepto dell'ordine della luce Liu Kang. La lotta e' terribile, ma naturalmente alla fine la vittoria arride alla terra. Il film e' autoironico, veloce e spettacolare (il combattimento fra Johnny Cage e Scorpio e' uno dei migliori che io abbia mai visto, grazie anche ai magnifici effetti visivi computerizzati). Se proprio bisogna trovargli una pecca, e' nella risoluzione dello scontro fra Cage e Goro, simpatico ma altamente deludente, e l'insignificanza data a personaggi che hanno fatto la storia del videogioco, come il mitico Sub-Zero, la principessa Kitana o Jax, che fa un'apparizione cameo stile T. Hawk nel film di Street Fighters. Vale a dire, se non avete spazio per inserire i personaggi, non fatelo per niente!

immagine tratta dal film Mortal Kombat
Lady Kitana...non siamo degni!

Comunque, il consiglio e' di vederlo e magari rivederlo, di sperare in un seguito e di non ascoltare quei bacchettoni che condannano i film solo perche' non presentano una denuncia sociale.

Tennico

La Bestia


BACK

Nel Maggio del 1995 l'attesissimo film di Street Fighter faceva la sua comparsa nelle sale cinematografiche italiane. Spinto dalla curiosita' e da un nutrito gruppo di amici piu curiosi di me, andai a vedere la "prima" del film. Pur avendo uno stomaco forte, ricordo con estremo disgusto che quello spettacolo provoco' in me un acuto attacco di vomito. Dopo essermi ripreso dal forte trauma, mi interrogai sul perche' di quei "conati". Una profonda riflessione mi diede finalmente la risposta: il film di Street Fighter e' un'autentica schifezza e fa acqua da tutte le parti.

immagine tratta dal film Street Fighter
il col. Guile (Van Damme)

Molti personaggi sono stati privati delle loro peculiari caratteristiche: Guile (Jan Claude Van Damme) ha perso la sua bionda chioma, i due massicci Barlog e Dee Jay hanno una cinquantina di chili di muscoli in meno, Dalshim, l'enigmatico asceta indiano, in questa trasposizione cinematografica si e' trasformato in uno scienziato frustrato al servizio di Mr. Bison. Blanka, che tutti conosciamo come il guerriero delle paludi amazzoniche, nel film viene invece creato da un'esperimento mal riuscito (indovinate chi lo ha fatto? NdR). Tralasciando la cattiva sorte che hanno avuto personaggi di rilievo come Ken, Ryu e lo stesso Bison (che ha perso i suoi poteri telecinetici), possiamo dire che la storia non si regge, poiche' e' stata stravolta l'idea originale della casa di produzione (Capcom), infatti nel film si assiste ad una vera e propria guerra con tanto di armi da fuoco in un'ennesima riedizione "americani-russi 3-0". I combattimenti corpo a corpo (che dovrebbero essere la colonna portante), praticamente non compaiono ed infine la colonna sonora e gli effetti speciali sono al livello "Power Ranger". Consiglio spassionato: non vedetelo! Ne va della vostra sanita' mentale.

The "Master"


... i fumetti e i gadget

MORTAL KOMBAT
il fumetto


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Ebbene si'! Esiste anche la serie a fumetti,pubblicata dall'americana Malibu Comics e tradotta in italia dalla casa editrice Star Comics sull'albo Mortal Kombat, non ve lo sareste mai aspettato, vero? Dopo questo inizio scoppiettante (???), mi ridimensiono e cerco di riempire il pur esiguo spazio con qualche impressione personale sul fumetto sopracitato. Cooosa? Non vi interessa il mio giudizio? Be', vi tocca sorbirvelo in ogni caso, dato che i personaggi li conoscete gia' tutti e la trama e' tutt' altro che una novella odissea (oops, ho gia' cominciato senza accorgermene!). Le storie sono strutturate in miniserie, che possono comprendere tutti i personaggi (come le due di "Mortal Kombat") o solo alcuni di essi (come "Baraka" oppure "Rayden e Kano"). I disegni delle serie principali, a cura di Patrik Rolo, non sono certamente niente di particolare ma in generale si mantengono sul livello della decenza, con le scene di azione comunque ben descritte e funzionali, spesso un po' a scapito delle anatomie. La colorazione, tenuto conto della differenza di stampa fra le due case editrici, a rotativa per la Malibu e a pressa per la Star, risulta passabile nell'edizione italiana, ma mi sento in dovere di criticare l'iniziale pubblicazione delle serie in questione con quella dedicata a "Bruce Lee", cosa che aveva tutta l'aria di essere uno squallido tentativo di attirare verso i fumetti gli appassionati di arti marziali, come se ce ne fosse veramente bisogno (basta andare a cercare tra i lettori di fumetti giapponesi). Comunque, voi vi chiederete se per giudicarli io legga a sbafo questi fumetti, oppure se li acquisti regolarmente. La risposta e' la seconda, poiche' sono un grande appassionato del videogame e non posso fare a meno di divertirmi nel leggere queste storie che non sono certo dei capolavori dell' arte fumettistica.

Video Man

CHUN LEE e RYU
Chun Lee e Ryu super deformed

STREET FIGHTER
il fumetto


BACK

Come ormai tutti si aspettavano anche SF ha subito la stessa sorte di altri famosi videogiochi (Dark Stalken,Samurai Showdown) e cioe' quello di avere una trasposizione a fumetti; infatti nel periodo fra Luglio e Agosto dello scorso anno avete potuto trovare in edicola i due volumetti, editi dalla Star Comics nell'ambito della collana "Storie di Kappa,che vanno a formare la saga di Street Fighter. L'autore della saga e' Masaomi Kanzaki gia' conosciuto dai lettori italiani per il manga Xenon edito qualche tempo fa dalla defunta Granata Press. La trama del fumetto ricalca piu o meno bene quella del videogioco anche se apporta dei cambiamenti non eclatanti ma che migliorano globalmente la storia, come il flashback dell'uccisione del maestro di Ryu e Ken. Buona e' anche la caratterizzazione dei personaggi: Ryu calmo e riflessivo, Ken impulsivo e ambizioso, Chun Lee sensuale e vendicativa, ecc. Con grande rammarico devo pero' dire che questi sono gli unici lati positivi di SF. Viceversa molti sono i punti a suo sfavore: prima di tutto in calce ad ogni pagina si ripetono all'infinito le "carte d'identita'" di ogni personaggio, cosa che la Star Comics si poteva risparmiare; in secondo luogo trovo personalmente la colorazione delle tavole pessima. Molti a questo punto resteranno sorpresi ma questa e' la realta': la versione che e' stata tradotta in italiano non e' quella originale giapponese, ma quella censurata e ricolorata proveniente dall'America, il tutto per motivi di copyright! Conclusione: se proprio volete leggerlo, fatevelo prestare da un amico.

Chi?

DRAGO

GADGET


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Alla fiera di ExpoCartoon (per chi non ne fosse a conoscenza, legga l'articolo a pagina 6) ho trovato molti gadget interessanti su Mortal Kombat e Street Fighter. Senza tener presente dei vari albi a figurine usciti in edicola poco tempo fa e qui riproposti; cio' che mi ha colpito moltissimo sono i personaggi in vinile (materiale plastico molto resistente utilizzato per i modellini). Statuette normali e super deformed di varie dimensione da tagliare, incollare, dipingere e collezionare (per i piu pigri ci sono anche quelle gia' pronte). So che non tutti sono appassionati di modellismo, ma vi assicuro che avere sulla scrivania una riproduzione in scala 1 a 8 di Chun Lee o della principessa Kitana allieta la vista (io preferisco il calendario di Anna Falchi NdR). Oltre a questo, per i fan di Street Fighter, i giapponesi hanno prodotto centinaia di albi: alcuni con lo studio dei personaggi (pagine stracolme di pose plastiche e bozze a matita dei combattenti ), altri con anime comics (immagini riprese dall'OAV e sceneggiate). Piccola chicca introvabile nelle videoteche delle Marche: e' l'anime di Street Fighter e quello di Mortal Kombat(tutti e due in lingua inglese), il primo fatto dai giapponesi, il secondo made in America con l'aiuto della computer graphic per le animazioni dei combattimenti. Da buon appasionato di arti marziali, consiglio la visione dell'anime di Street Fighter a tutti quelli che amano i film di azione con molte scene di combattimento (ben curate e animate in maniera fluidissima); il secondo, lo consiglio esclusivamente ai fan accaniti (cioe' quelle persone che la sera in sala giochi spendono circa 20.000 per finire MK3). Ringraziamo la Prima Video per la visione delle videocasstte.

Godai


Reportage

EXPO CARTOON
BACK

Due volte l'anno, gli appassionati di fumetti e ogni altro genere di divertimento, si riuniscono a Roma per partecipare ad una grandissima mostra-mercato. A Maggio e a Novembre, per quattro giorni si tuffano in questo mondo di "fantasia".Alcuni ragazzi del club sono andati il sedici Novembre a Expo Cartoon per fare un resoconto delle piu` esaltanti uscite del secolo (parole grosse).

Fratelli d'Italia l'Italia s'e' desta!

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...Si. si, va bene... e' vero che le mostre mercato come Expocartoon esistono perche' ci sono grosse case editrici che pronte a sborsare fior di soldoni per un po' di pubblicita', ma la realta' e' che la parte del leone la fanno ogni anno quelle piccole case editrici di cui nessuno parla mai, che qui cercano di crescere e di trovare il favore del pubblico. Un esempio emblematico e' la Liberty (casa editrice di cui abbiamo parlato lo scorso numero!) che quest'anno si e' presentata come una bella realta' affermata grazie alla presentazione di "Pagliacci " ,un albetto di 48 pagine in bianco e nero scritte dal glorioso Ade Capone e disegnato da Danijel Zelels.

copertina del fumetto STEAMPUNK DEIS e PAGLIACCI

La storia e' una profonda riflessione sul senso, (o meglio, sulla mancanza di senso N.d.R.) della guerra ,e solo le meravigliose tavole del suddetto illustratore potevano rappresentarne le atrocita'. Il giudizio conclusivo, pero', scende leggermente considerando il numero ristretto di pagine e il costo... ma si sa, spesso le cose belle costano di piu'!

copertina del fumetto 2700
Noooon ci posso credere! il N. 1!

La pensano allo stesso modo quelli di 2700 che per la terza volta (delle prime due abbiamo parlato nel mitico numero 0) sotto il marchio della Piuma Blu .Belli i disegni (come sempre!) curati da Ugo Verdi (vedi Nathan Never e Legs Weaver) per un universo Tecnofantasy dominato da enormi robot chiamati Gearing e Golem guidati dalla santa MADE (no, non e' scritto male!) Chiesa. Ce la faranno questa volta? Chi vivra' vedra'! Cosa sarebbe accaduti se invece dell' energia elettrica, o del petrolio, il mondo avesse basato la sua tecnologia sulle macchine a vapore? Questo e' cio' che si chiedono quelli della Hobby & Work (Storia Ancestrale e Mutant Chronocles) nel loro ultimo lavoro : Steampunk. E se invece in un futuro non troppo lontano, qualcuno riuscisse a materializzare nella realta' i propri sogni mediante la realta' virtuale? Scoprite cosa succederebbe sulle pagine di DEIS (Dream Escaped from Inner Space, cioe' "sogni fuggiti dallo spazio interno" edito da Macchia Nera).

copertina del fumetto MORGUE
Che tipini delicati

Infine ,segnaliamo una nuova casa editrice che si e' fatta strada tra gli stand dell'Expo: la Shokstudio che ha presentato i due titoli Ragno e Morgue: Essendo solo i numeri 0 delle serie non si riescono ad inquadrare bene storie e personaggi, ma, a mio parere, ci aspetta qualcosa di veramente interessante. Godete forte!

Ostakolatenniko


Kappa's evolution

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Tempo fa i manga venivano pubblicati in Italia con le tavole originali ribaltate, dato che come e' noto i giapponesi leggono da destra a sinistra. Qualche anno fa pero' alcune importanti case editrici giapponesi vietarono tale processo di ribaltamento con la scusa che le stesse intaccassero lo spirito originale dell'opera. A questo punto si inizio' a pensare che diverse serie molto belle in Italia non si sarebbero mai potute pubblicare, finche' circa dieci mesi fa non inizio' l'esperimento Dragon Ball.

copertina del fumetto CITYHUNTER
Copertina del N.1

Sotto pressanti richieste dei lettori, la Star Comics inizio' a pubblicare la fortunata serie di Akira Toriyama mantenendo l'originale senso di lettura. Il coraggio di una tale proposta va comunque addebitato tutto ai Kappa Boys, i quattro intrepidi redattori del settore manga della suddetta casa editrice, ed il successo di pubblico ottenuto ha dimostrato che la qualita' e la popolarita' di un'opera sussistono indipendentemente dal modo di leggerla. Cosi', in seguito a Dragon Ball, serie tuttora in corso di pubblicazione, i Kappa Boys hanno proposto DNA2 di Masakazu Katsura su Neverland. Inoltre, al posto del bello ma sfortunato Rough di Mitsuru Adachi, sulle pagine di Starlight ha visto da poco la luce City Hunter di Tsukasa Hojo, l'autore di Cats'Eye (Occhi di gatto), sempre non rovesciata.Infine, in sostituzione momentanea di Guyver che ormai ha raggiunto le pubblicazioni originali e che ha quindi bisogno di una sosta, arrivera' Cyber Blue, il nuovo manga d'azione disegnato niente meno che da Tetsuo "Ken il Guerriero" Hara! Insomma, parecchie sono le novita' nel futuro dei manga in Italia. Ma l'intraprendenza e la voglia di sperimentare dei Kappa Boys non si fermano qui: dopo l'esperienza di "Oltre la porta", infatti, hanno intenzione di riprovarci come autori di fumetti con la serie "Mondo Naif".

Mondo Naif
Anna

Si tratta di una miniserie di tre numeri in uscita a Marzo 1996 di formato Bonelliano e disegnato da una dozzina di autori tutti italiani. Fra i Kappa Boys, sono coinvolti Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni e Barbara Rossi, fra gli altri troviamo i reduci dello sfortunato Dinamite, della defunta Granata Press. La particolarita' di "Mondo Naif" e' che per la prima volta si palrla di quotidianita', con pochi accenni al fantastico, tutti comunque funzionali alla storia. Il tutto e' ambientato a Bologna e dintorni ed ha come protagonisti dei semplici studenti fra i 16 e i 25 anni.Ogni numero e' composto di 5 storie diverse che si intersecano fra loro. Una di queste serie e' "Fregoli", di Davide Toffolo: la storia di una ragazzina dai capelli che ne rivelano lo stato d'animo cambiando colore, amica di uno stano fantasmino gommoso e trasformista. "I camminatori" di Otto Gabos, narra di quelle persone che spesso si incontrano in citta', che sembra quasi di conoscere, e di cui in realta' non si sa mai nulla. In uno di loro si imbatte Amerigo, e assieme a lui vivra' una strana avventura. Uno studente del Dams che sogna di diventare scrittore come suo nonno e' il protagonista di "Levi's Tale", di Primo Degli Esposti.

DNA2
Karin Aoi di DNA2

Della stessa scuola e' Matteo, che nella serie disegnata da Andrea Accardi e sceneggiata da Max De Giovanni "Gente di notte", un giovane che reduce da un' amicizia malamente troncata e da un amore finito incontra Enrico e inizia con lui un viaggio fino a Riccione. Di Andrea Baricordi e Gian Maria Liani e' "Lambrusco e Cappuccino", avventure di due appassionati di B-Movies che cercano di produrre un film per un concorso cinematografico. Liani disegna anche la serie di Barbara Rossi, una strana storia d'amore nata dalla complicita' di un gatto che non e' mai sazio. "Guarda che luna" di Vanna Vinci e Giovanni Mattioli e' una caccia al tesoro i cui protagonisti sono Anna, Luca e il fantasma Egidio. La fine di tutto questo calvario la avremo solo al terzo numero, quando tutti i protagonisti si ritroveranno al concerto dei "Tre allegri ragazzi morti", un concerto che si terra' realmente a Bologna dal gruppo Rock di Pordenone, di cui verra' regalato in omaggio un mini-cd sul primo numero della miniserie. Ricordate dunque marzo '96, Mondo Naif, Star Comics. Bene, le Kappa novita' le ho dette e quindi non mi resta che salutarvi come direbbe un mio amico: "si iu..... as suun as possibol!"

Jimmy


wargame 3d

soldatini

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Il wargame non e' un semplice gioco: e' un vero e proprio hobby che comprende il collezionismo e la pittura delle miniature, la creazione di suggestivi campi di battaglia, lo schieramento di eserciti piu o meno imponenti e soprattutto epiche battaglie contro i vostri compagni di gioco. Sia che si giochi sullo sfondo di un conflitto storico, sia che si giochi in un mondo Fantasy o sulle lune di Marte , bisogna usare strategia e tattica per portare il proprio esercito alla vittoria. L'esercito , andando avanti combattendo e accumulando esperienza, si accresce sempre di piu con nuove truppe e nuovi mezzi.Per giocare ad un Wargame basta una superficie piana su cui creare una spettacolare scenografia con alberi, forme, edifici, e quant' altro possa rendere il plastico piu completo e suggestivo. Tale paesaggio sara' riempito dal contenuto delle scatole di gioco che , cioe' le miniature, il regolamento e tutti gli accessori necessari per poter iniziare.

foto del gioco warhammer 40000
warhammer 40000: Space marines e Orks combattono nella giungla

A coloro che vogliono emulare le gesta di quella stirpe di condottieri che popola i libri di storia, la EPIC GAMES offre una vasta gamma di miniature e manuali che coprono oltre 5000 anni di guerre. Si parte infatti da quelle dell' antico Egitto fino a giungere al secondo conflitto mondiale, con tanto di carri armati, navi ed aerei. Benche' il Wargame tradizionale sia per la sua "storicita'" molto pittoresco, e' attualmente un hobby praticato da pochi amatori, data la complessita' dei regolamenti e la durata delle partite che possono arrivare anche a diversi giorni di gioco. Per rendere il Wargame un gioco a piu larga diffusione la casa editrici Games Workshop (per intenderci, quelli di hero Quest), ha ideato un sistema piuttosto semplificato che permette anche ai neofiti un rapido approccio con questo affascinante mondo. La suddetta casa editrice ha infatti messo da parte la "storia", lasciando a casa Napoleone e soci, e ha creato ambientazioni di pura fantasia ispirate alla narrativa Fantasy di autori come Howard (il creatore di Conan il barbaro) e Tolkien (Il signore degli Anelli, lo Hobbit). Agli appassionati di questo mondo fantastico fatto di intrepidi guerrieri e malvagi orchi consigliamo vivamente di giocare a Warhammer, poiche' e' un gioco ben strutturato data la semplicita' delle regole e la squisita fattura delle miniature che possono essere dipinte come meglio si crede.

miniatura di un soldato
conottiero degli High Elf

Recentemente la GW ha pero' pensato anche agli amanti del genere fantascientifico e dopo qualche mese di gestazione ha dato alla luce Warhammer 40000, gioco molto simile al quasi omonimo fantasy per le regole, ma ambientato nel quarantunesimo millennio, in un universo dilaniato dalle guerre dove pochi coraggiosi marine spaziali cercano di difendere la carcassa del nostro pianeta da orde di coriacei e famelici alieni. Il nostro consiglio, quindi, e' di entrare al piu presto nel fantastico mondo dei Wargames, recandosi in una libreria specializzata e cercando il gioco piu adatto alle vostre esigenze.

The "Master"


prewiews

BONE
BACK

Chiunque abbia un po' di dimestichezza con il comicdom americano, avra' sicuramente sentito parlare di Bone. Si tratta di un fumetto che ha vinto i piu prestigiosi premi della critica (come gli Eisner Awards) e ha riscosso un incredibile successo commerciale, tanto da spingere Ade Capone a tesserne le lodi sulle pagine della defunta Starmagazine; cose del tutto insolite per una produzione in bianco e nero, bimestrale e, soprattutto, pubblicata in proprio dall' autore Jeff Smith. Cosi', incuriositi, ci siamo procurati i volumi che raccolgono la serie in originale (falso! sono io che li compro e lui che li legge a sbafo! NdKey), con l'intento di presentarli in anteprima sul nostro giornale, dato che molto probabilmente verra' pubblicato dalla Star Comics (e visti i tempi redazionali, magari ne avete gia' letti i primi numeri).Cio' che abbiamo capito dalla lettura del comic e' che merita tutti i premi che ha vinto, e che sicuramente vincera': Bone e' una perfetta combinazione di azione e mistero, comicita' e fantasy, il tutto arricchito da un tratto cartoonistico mai banale, un ottima scansione dei tempi e un magistrale uso dei contrasti luce-ombra.Questo e' il vero punto di forza dell'intera serie: Smith e' davvero un maestro sia al tavolo da disegno sia alla macchina da scrivere, creando cosi' quella perfetta fusione che soltanto i piu grandi autori erano riusciti a donarci, gente come Frank Miller con Sin City o Go Nagai con Devilman. E' difficile pensare che l'autore possa fare meglio di cosi', sebbene questa sia la sua opera d'esordio! Ma chi, o sarebbe meglio dire cosa, e' Bone? Dall'aspetto sembra un fantasmino, oppure un pupazzo di gomma, ma in realta' non e' nessuna di queste cose. Come dice l'autore stesso, Bone e' Bone e basta! La storia e' semplice e allo stesso tempo complessa: dopo la fuga da Boneville, i tre cugini Bone (il dolce Fone, il cinico Phoney e lo schizzato Smiley) si ritrovano a Barrelhaven, uno sperduto paese di campagna, e fanno la conoscenza di Granma Ben e di sua nipote Thorn (di cui Fone Bone si innamorera' perdutamente). La storia prosegue cosi' tra gag esilaranti e momenti intensi, tra i combattimenti con le temibili Rat- Creatures e gare di corsa fra mucche.Il tutto condito con abbondanti dosi di fantasy, di mistero e avventura.Una storia che dopo circa 20 magnifici numeri inizia a mostrare le sue vere potenzialita'; soltanto ora, infatti, il diabolico autore risponde a qualcuna delle moltissime domande sulla vera identita' di Granma Ben, di Thorn e sul ruolo svolto dal Dragon, che dai primi numeri sembra il riluttante protettore di Fone Bone.Comunque, in questa sede non vi riveleremo niente, dato che tra breve potrete gustare tutto in prima persona. Il pubblico americano ha fatto del fumetto un culto, il suo autore e' divenuto in breve tempo una star, e una grande casa editrice come la Image si e' fatta avanti per aiutare Smith, portandolo sotto la propria ala protettrice e tirandolo fuori dal difficile mondo delle pubblicazioni autonome. Il successo della serie ha anche attirato l'attenzione dei lettori verso questo mercato piu "povero", decretando cosi' il meritato successo di altre produzioni come lo Stray Bullets di Dave Lapham Speriamo che l'Italia sappia non essere da meno degli statunitensi, e non gli faccia fare la solita fine che attende tutte le proposte meno popolari (vedi Sandman). Il consiglio, quindi, e' di leggerlo: non ve ne pentirete.

Tenniko




AMALGAM
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Gli Americani si sono Fottuti il cervello!!!

Eccolo e' li'! Si sta' avvicinando... ci siamo riusciti! E' il Fondo", "Ok Stan, prendo le pale e iniziamo a scavare". Questo devono essersi detti Paul Levitz e Stan Lee quando hanno avuto la geniale idea di creare la AMALGAM. Durante la cataclismatica DC vs MARVEL, dove i maggiori super eroi delle due case editrici si scontrano, giunge il momento della fusione (stiamo chiaramente parlando dei cervelli dei sopracitati). Vi starete chiedendo: "perche' cotale acredine?". Bastano pochi nomi: Dr. Strangefate, Magneto & the Metal Men, Spider-Boy (per il resto vedi tutti i titoli e gli autori della AMALGAM). In pratica assistiamo alla fusione dei due universi e dei rispettivi characters. Qui tutto puo' succedere: Bruce Wayne diventa agente dello S.H.I.E.L.D., il Punitore sposa Wonder Woman, Terry Kavanagh scrive belle storie, Wolverine ha gli artigli con i cavatappi incorporati ecc...

tavola del fumetto SPIDERBOY
Spider Boy

I nomi degli autori, comunque, sembrano promettenti come la Marvel ci ha abituato negli ultimi tempi. Questo fino a qualche giorno fa! Infatti e' recente la notizia che la "Casa delle idee" (le virgolette in questo caso sono d'obbligo), ha subappaltato ai Wildstorm ed Extreme studios della Image alcune delle sue migliori testate licenziandone gli attuali (ottimi) autori.

foto di Ron Garney
Ron Garney "novello" ex disegnatore di Capitan America
"che ti ridi che hai perso il lavoro?"

Stiamo parlando dei Fantastici Quattro, Capitan America, Iron Man ed i Vendicatori (potremo finalmente vedere Jarvis digrignare i denti mentre serve il te'). Saranno quindi Lee (Jim, non Stan) e Liefeld gli artefici del prossimo cross- over "stile Crisis" che dovrebbe riscri-vere la storia di tutto l'universo Marvel? E quale sara' il titolo "Blood-kill-apokalipse-extrem-uccid-squart-pover-super-eroe-che-vend-poco-stupr-bambin-resuscit-e-riuccid-zia-May-rend-catatonic-pover-lettor-indifes"? La risposta alla domanda del titolo e' SI!

HellTeknik & the Savage Key


P.S.: Stan Lee ha la scusa del morbo di Alzheimer (vedi Ravage 2099), ma Paul Levitz?


scelto per voi

copertina del fumetto CAPITAN AMERICA & THOR N. 14
da Capitan America & Thor N. 14 gli incredibili dino-uomini
TERIBBBILE!!


recensioni

DAREDEVIL
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Un virus sconosciuto (con uno dei nomi piu ridicoli mai sentiti) in grado di alterare l'aspetto fisico di chi ne viene contagiato scatena una caccia al tesoro per tutta New York. I partecipanti: Devil, i Serpentieri (elite' della Mano, una setta di Ninja assassini), lo SHIELD (organizzazione di controspionaggio internazionale), il Doppelganger (un altro! Non bastava quello dell'Uomo ragno?) , Venom (cosi', tanto per alzare un po' le vendite) e chi piu ne ha piu ne metta. Tra una scazzottata e l'altra vediamo: il ritorno di Elektra, la morte di Matt Murdock, ed il nuovo costume di Devil del tipo armatura-ultra-resistente-super-leggera-la-Image-ci-fa-un-baffo. Sinteticamente e' questa la trama del tanto atteso "Fall from Grace", la saga che ha rivoluzionato la vita del diavolo rosso. La storia e' godibile e divertente, anche se i testi risultano a volte un po' ermetici se non incomprensibili ed i disegni mostrino un inaspettato quanto repentino miglioramento di Mc Daniel. A questo punto inevitabile e impietoso arriva il paragone con Frank Miller:Inevitabile perche' tutto l'impianto narrativo che i due mettono in questa saga e' un richiamo al lavoro dell'autore di Marta Washington.

copertina del fumetto DEVIL & HULK
Devil ed Electra

Dal punto di vista grafico Mc Daniel sperimenta un tratto "stile Sin City" senza pero' apprendere la lezione di cinematograficita' e diventando cosi' un mero esercizio di stile poco funzionale alla narrazione. Da parte sua Chicester recupera tutti gli elementi milleriani di Devil a partire da Elektra. La Marvel pero' non si limita a infrangere la promessa fatta a Miller di non far utilizzare piu il personaggio a nessun altro autore, ma addirittura rimette in continuity, con un' evidente forzatura, la bellissima saga "Elektra Assassin" concepita come storia immaginaria. Infine (per la serie: una volta raggiunto il fondo si puo' sempre scavare) la Marvel Italia ci propone il prologo della saga nel pack "Devil Alpha" dove per la "modica" cifra di L. 5000 si puo' avere: un albetto di 48 pagine con il suddetto prologo, un posterino e la ristampa quasi anastatica di Devil Corno 1 subito catalogato sotto la voce "ecchissenefrega". Giudizio globale: squallida operazione commerciale, aridatece Miller!

The Savage Key

2099A.D.
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"Che cosa ci fa la faccia di Destino tra quelle dei presidenti degli Stati Uniti sul Monte Rushmore?!" Questa e' la domanda che mi sono posto quando ho visto in edicola per la prima volta la copertina del numero 1 di 2099 A. D. , il nuovo albo della Marvel Italia sulle cui pagine possiamo ammirare, oltre al succitato Destino 2099, anche le serie regolari di Uomo Ragno 2099 e X-Men 2099. Tutte e tre le serie sono state sconvolte dal risultato dell' "elezione" di Destino, monarca dello stato europeo di Latveria, a Presidente degli Stati Uniti d' America: un colpo di stato in piena regola, portato a termine senza troppi problemi a causa delle minacce subite da parte delle potenti multinazionali americane. Cosi' le condizioni di vita, che si erano fatte davvero infime sia per gli uomini che per i mutanti, cominciano a migliorare, soprattutto a causa del ripristino di vere forze di polizia e di un efficiente seppur sommario sistema di giustizia.Che l' America abbia finalmente trovato il suo benefattore? La storia, scritta da Warren Ellis, l'eclettico autore del poco noto Hellstorm, e' un'idea del tutto nuova nella casa delle idee, e nel-l'intero panorama fumettistico mondiale (solo in una vecchia storia di Capitan America si era vista una situazione analoga, con l'eroe a stelle e strisce ad un passo dalla candidatura a presidente NdR).

tavola del fumetto DOOM2099
trovate l' intruso

Il tutto si svolge in un atipico cross-over, atipico perche' la serie portante e' solo una, cioe' Doom 2099, e cross-over perche' sebbene narrativamente slegate le altre serie rimarranno comunque profondamente influenzate da questi avvenimenti.Inoltre, la Marvel approfitta anche per gettare le basi della nuovissima serie del futuro X-Nation, in uscita inglese a Gennaio 1996. Le matite sono di Pat Broderick che fa uso di una tecnica paesaggistica fatta di sfumature che ben rendono l'idea di un futuro incerto e di cui si puo' dare una visione solo virtuale e approssimata.

Normal Man


THE INCREDIBLE HULK
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Desert Camp. Centro della ricerca atomica, New Mexico. Sta per essere provata la prima bomba gamma della storia quando il dottor Bruce Banner, direttore del progetto, si precipita sul luogo dell' esperimento per mettere in salvo il giovane Rick Jones. Riuscito nel suo intento, viene pero' investito dai misteriosi raggi gamma che lo trasformano in un gigante verde dotato di una forza inarrestabile ma molto stupido. Queste, in sintesi, le origini di uno dei piu famosi personaggi dei fumetti americani : l' incredibile Hulk, nato nel 1962 dalla fertile fantasia di Stan Lee e Jack Kirby.

copertina del fumetto DEVIL & HULK
il colosso verde in azione

Dopo anni trascorsi a trasformarsi da Banner a Hulk nei momenti di ira o di paura, e dopo un periodo in cui diventa un essere dalla pelle grigia beffardo e calcolatore, il personaggio ritrova una condizione stabile nel 1991. Le sue tre personalita', infatti, si fondono in un "gigante di giada" con l'intelligenza e la personalita' di Banner, l'aggressivita' dell'Hulk stupido, l'astuzia e il cinismo di quello grigio. Tutto merito dell'attuale scrittore Peter David (di cui abbiamo parlato nell'articolo riguardante X-Factor nel numero 0). Dotato di una prosa semplice ma sempre piacevole, David cala il personaggio in situazioni del tutto nuove: attualmente, infatti, Hulk e' divenuto il capo del Pantheon, un'organizzazione che opera contro il crimine a livello mondiale. Grazie all' umorismo che caratterizza le sue opere, le storie si susseguono sempre divertenti ma non prive di attenzione alla psicologia dei personaggi e di riflessioni mai ovvie su temi spesso estremamente scottanti. Anche i disegni, nell' ultimo periodo, si sono mantenuti su un buon livello. Infatti, dopo l'abbandono dell'eccezionale Dale Keown, e' giunto l'inglese Gary Frank, disegnatore dal tratto molto plastico e particolare che e' riuscito a non far rimpiangere il suo illustre predecessore. Concludendo consiglio a tutti di leggere queste splendide storie, tra le migliori pubblicate attualmente dalla Marvel Italia, ogni mese sulla testata Devil & Hulk, che e' appena giunta al numero 21.

Chi due

TANKGIRL
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Il logo "TANK GIRL" bello grosso a sovrastare la testata; il sottotitolo "ALTERNATIVE MAGAZINE" e , da un lato, "PUNK COMIC-ROCK MUSIC"; il tutto, assieme ai titoli degli argomenti trattati, a circondare la figura della punk hero TANK GIRL. Basta guardare le copertine del numero 0 e 1 per rendersi conto di che tipo di giornale sono riusciti a fare quelli della GENERAL PRESS. Ovviamente tutta la rivista fa perno sulla creatura di SAMIE HEWLETT, TANK GIRL appunto. Punkettara dalla punta dei capelli (irreversibilmente policromatici), passando per la f..a (pronta a qualsiasi esperienza che non rientri nei limiti del normale), fino ai piedi (che spesse volte sbattono con violenza sulle p...e di qualche malcapitato) Viaggia su un personalissimo carrormato TANK; va a letto con un canguro (BOOGIA); fuma cannabis e va in giro con un gruppo di amici, altrettanto sballati, a compiere azioni deplorevoli ad un certo livello. Ogni tavola e' un prontuario di situazioni, ogni vignetta puo' fare storia a se' in un contesto ancora piu assurdo dove esplosioni di teste, con conseguente dissipazione di materia grigia, convive con un improbabile Fellatio allo "stecco ducale" di BOOGIA infarcito in uno speciale panettone. Per non parlare degli innumerevoli decessi dei nostri eroi per poter tornare tra i vivi inalano persino speciali "eruzioni anali" (scorrege che fanno resuscitare i morti). E' evidente che dietro le spassose vicende di TANK si nasconde la volonta' degli autori (Hewlett, Marlin e Milligan su tutti) di criticare la ricorsa al "political correct" cosi' necessaria per affermarsi nella moralissima e reazionaria societa' moderna. TANK GIRL si colloca in un filone particolare del fumeto che va da "FRITZ IL GATTO" di Robert Crumb a "ODIO" di Peter Bagge: quel fumetto cioe' alternativo (mai parola fu piu adatta negli ultimi tempi) che fa parte di una cultura fatta di libri "altri", di film "altri", di dischi "altri". Proprio di questa cultura la rivista vuole farsi portavoce.

tavola del fumetto TANKGIRL
la punkettara Tank Girl

D'accordo sul fatto che questo non e' il luogo per disquisire di cosa significhi, in definitiva, cultura alternativa, ci sembra che la rivista sia ben fatta. Piena di belle pagine colorate dove si snodano recensioni veloci ed esaurienti su dischi, libri, films e tutto cio' che puo' interessare un TANK GIRL's Fan. Gli articoli, sopratutto di musica (si fa notare che la coscienza musicale della TANK FAMILY e' Daniela Amenta bravissima collaboratrice della rivista musicale "IL MUCCHIO SELVAGGIO"), trattano quasi sempre di personaggi di cui vale la pena saperne qualcosa. Completano la rivista: SKIN, fumetto di Milligan e McCarty che, per le sue argomentazioni crude e molto realistiche, in contrapposizione a quelle bizzarre di TANK, bene fa da campionario alla nostra pusy punk; SUBWAY una utilissima vetrina u cui vengono presentati le migliori autoproduzioni in circolazione dalle fanzines ai demotape. Solo un appunto, qual'e' l'arcano scopo della rubrica TANK GENERATION? MAH! Rivista positiva, quindi, sicuramente molto al di sopra della media, unica nel suo genere ad amalgamare insieme fumetti e musica; non a caso tra i fans di TANK GIRL ci sono moltissimi musicisti rock.

CiPpi

T a n k g i r l , t h e m o v i e

Di Tank Girl e' uscito anche il film che vede Rachel Talay come regista, Iggy Pop in quella di Rat face e Lori Petty che (s)veste i panni di Tank Girl. Il film e' gia' da un pezzo che e' uscito nelle sale di tutta Europa ma la casa di distribuzione (la U.I.P. italia) ha deciso che non e' un film adatto per il pubblico italiano. Da queste vicende si spera sia chiaro qual'e' il terzo mondo.